Sono ormai due anni che la Bolivia si è liberata dalle catene dell'imperialismo e del neocolonialismo e da quel giorno di gennaio 2006 gli USA stanno tentando la riconquista del potere. l'ingerenza yankee è stata più volte denunciata da Evo. l'ultimo caso riguarda il tentato spionaggio compiuto da Vincent Cooper, membro dell'ambasciata statunitense, condannato dallo stesso ambasciatore Goldberg tanto era vergognoso il fatto.
Proprio il capo della diplomazia statunitense in Bolivia è il responsabile del moltiplicarsi dei casi della cospirazione interna, con l'unico fine di abbattere un governo ed un presidente scomodo, ed il mezzo col quale sta portando avanti la "riconquista" si chiamad usaid. l'usaid, l'Agenzia Americana per lo Sviluppo Internazionale, finanzia i gruppi di opposizione al MAS, non importa se democratici o terroristici come l'Union Juvenil, con il fine di " ridurre le tensioni in zone di conflitto sociale e appoggiare il paese con la preparazione di eventi elettorali", in poche parole per golpear Evo.
La Bolivia non rimane a piangersi addosso ma denuncia il nemico nella sua tana. così il ministro Juan Ramón Quintana guiderà una missione diplomatica boliviana negli USA dove, davanti ai congressisti, esporrà le prove provate dell'insopportabile ed ingiustificabile ingerenza del governo statunitense nella politica boliviana.
Certamente gli effetti di questa denuncia non saranno immediati a livello internazionale ma serviranno soprattutto all'interno del paese per dimostrare all'opposizione reazionaria che la Bolivia non ha paura
2 commenti:
Non è la prima volta che la CIA arriva in Bolivia.
Alla ricerca di CHE GUEVARA "invase" ogni ancolo istituzionale della Bolivia, protetta dai generali di allora, mandava i suoi agenti sotto copertura della ormai famigerata Halliburton...
La storia continua a ripetersi, e se mi permettete di farmi un po' di pubblidità vi suggerisco il volume "La CIA contro il CHE" - Ed. Achab
la CIA era di casa in Bolivia e ad oggi è attiva nel ripristinare gli equilibri,per far tornare il paese al famoso consenso di washington.
scoprire una nuova casa editrice è sempre un piacere e,dopo aver dato un'occhiata ai titoli da voi proposti,lo è anocra di più.
a presto,Roberto
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