Il discorso che qui si può ascoltare pronunciato dalla presidenta Cristina Fernandez da Kirchner è al centro di dibattiti e critiche. CFK si è scagliata duramente contro i latifondisti, contro lo sciopero indetto dalla Sociedad Rural a seguito della decisione adottata dal governo di aumentare le deduzioni fiscali agli ingenti guadagni che questi ottengono esportando derrate agricole, soprattutto soia.
Il 24 marzo, anniversario del golpe del '76, si sono succedute splendide manifestazioni in onore della memoria, del coraggio della Madres e dei HIJOS, delle marce delle prime a Plaza de Mayo e le Cortes de Ruta dei secondi. in questi giorni a Plaza de Mayo risuonano pentole e coperchi, si intonano cori di protesta, si rivivono gli anni tristi delle marce, delle cortes dei piqueteros, solo che a manifestare non sono los de abajo, i diseredati, gli umiliati, ma los de arriba. la presidenta ha proposto una efficace contrapposizione tra i piquetes de la miseria ed i piquetes de la abundancia. evidentemente i latifondisti, che sia in Bolivia o in Argentina, sanno offrire il peggio che la dignità umana permette, e spesso questo limite è valicato. la presidenta ricorda che nei drammatici anni della crisi, assieme ai lavoratori che hanno visto andare in fumo il loro lavoro ed i propri risparmi, a chiedere aiuto al governo c'erano gli agricoltori argentini che vedevano minacciate le loro proprietà e chiedevano una politica di recupero del credito bancario. la loro richiesta di aiuto inizia ancora da più lontano, da quel maledetto anno 1991 quando venne adottata la parità peso/dollaro, o come viene detto all'argentina l'uno a uno. con questa misura i produttori agricoli persero qualsiasi competitività verso paesi esportatori più forti, USA in testa, e chiesero al governo di sopperire alle ingenti perdite. evidentemente questa gente ha la memoria corta e non sa cosa sia la riconoscenza. "i latifondisti usano tenere una singolare condotta, quando ci sono perdite la società deve assorbirle e contribuire finanziandoli, quando le vacche sono gorde, grasse, i guadagni vanno tutti nelle loro tasche", queste le parole di Cristina.
Il duro attacco della presidenta da molti è stato considerato come il più alto esempio di populismo peronista, io lo considero come una dimostrazione di coraggio, di forza contro un gruppo, quello agropecuario, che da ormai 4/5 anni è quello che registra i guadagni maggiori, contro una visione della società che frappone il ricco che vuole essere sempre più ricco al povero che è costretto a scivolare sempre più giù. se veramente si vuole riforndare una nazione partendo dal basso è chiaro che lo stato deve attingere da quei settori che da tanto, troppo tempo hanno campato grazie ai finanziamenti pubblici e che ora navigano nell'opulenza. peccato che le signore di Belgrano si rompano le unghie laccate di fresco per cacerolar.
L'assurdo sciopero che da due settimane ha paralizzato i mercati del paese è stato oggi revocato a seguito delle richieste avanzate dalla presidenta di sedersi a tavolino e trattare. c'è chi dice che la linea dura avrebbe precluso qualsiasi accordo..
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