ottobre 17, 2007

CONTRADDIZIONI



Perù ed Ecuador sono due nazioni geograficamente vicine, l'uno penetra nell'altra in un gesto d'amore che ha dato vita all' imponente cordigliera, alla invalicabile selva, a maestosi corsi d'acqua che si perdono all'orizzonte. non è comprensibile come chi sia nato in queste regioni, sotto un cielo che ti avvicina incredibilmente alle stelle, possa entrare in una antitesi completa col suo fratello. sono talmente antitetiche le scelte politiche delle due nazioni, soprattutto da quando è stato eletto presidente dell'Ecuador Rafael Correa, da far credere che un'oceano le separi. clamoroso è l'atteggiamento nei confronti della gestione delle risorse naturali, con la proposta quasi contemporanea di due leggi assolutamente opposte.


In Equador il 4 settembre Correa ha firmato un decreto esecutivo in due articoli a seguito del quale la quantità di ricavo straordinario del petrolio che deve restare allo stato passa dal 50% al 99%, lasciando solo l'1% alle imprese. i due articoli sono di una semplicità disarmante, cosa che se l'avesse farra il nostro Romano avrebbe richiesto altra 281 pagine, ma lo voglio riportare perchè è qualcosa di assurdo:


Articolo 1. - Nell’Articolo 2, invece della percentuale di partecipazione statale del 50% dovrà essere sostituito il valore 99%.

Articolo 2. - Il presente decreto entrerà in vigore a partire dalla data di pubblicazione del registro Ufficiale.


credo sia imbarazzante. ovviamente la decisione del governo ha generato l'ira delle imprese estrattive che si vedono abbattere completamente la quota extra ottenuta mediante l'alto prezzo attuale del petrolio, tanto da minacciare il ricorso presso istituzioni internazionali. di contro è grande la gioia dei cittadini che da sempre hanno reclamato un maggior intervento dello stato nella gestione degli idrocarburi ed una vera politica che favorisca la popolazione.

oltre a questo decreto il presidente Correa si è fermamente opposto alla stipulazione di un accordo di libero commercio con gli Stati Uniti motivandolo in due punti: questo tipo di accordo è osteggiato da buona parte dei lavoratori USA che vedono diminuire la possibilità di impiego, figurarsi le conseguenze che il trattato porterebbe in una fragile economia come quella ecuadoriana; l'Ecuador non si oppone ad accordi commerciali con paesi esteri ma non a condizione che la produzione agricola, vero perno dell'economia del paese, venga abbattuta a seguito dell'importazione di derrate alimentari.


In Perù la parlamentare Juana Huancahuari ha denunciato come il governo si appresti ad approvare un progetto di legge che spiana la strada della espropriazione delle terre delle comunità a favore delle imprese minerarie, dichiarando ciò di "interesse nazionale". nel post di ieri avevo sottolineato la rivoluzione di Tupac Amaru e la rivendicazione al DIRITTO alla terra che da sempre ha animato i popoli andini, ora questo diritto viene clamorosamente sottratto. la deputata chiede alle comunità di unirsi e lottare a difesa delle loro terre, i comuneros ringraziano per la clamorosa dritta struggendosi al pensiero su come avrebbero fatto senza. ormai sono 500 anni che lottano con le unghie e con i denti per la loro terra e questa legge, se andrà in porto, getterà nella pattumiera definitivamente la dignità di milioni di persone.


per completare la contrapposizione col vicino del nord c'è da sottolineare come il Perù, assieme a Panama e Colombia, abbia il mese scorso ratificato il trattato di libero commercio con gli USA provocando le ire di Chavez, che ha deciso per questo di abbandonare la CAN, a meno di ripensamenti dell'ultima ora, oltre che dei lavoratori peruviani.


i due stati fratelli, figli di Inti e Mama Quilla, sono inesorabilmente sempre più lontani

1 commenti:

Anonimo ha detto...

L'introduzione a "CONTRADDIZIONI" è la prova che non devi farti nessun problema su ciò che scrivi...come già sai, io adoro il tuo modo di scrivere e non mi stancherò mai di dirtelo, perciò continua così e non pensare a fare paragoni con gli altri blog!! Amo le tue parole....solo te potevi metaforizzare l'orogenesi andina con "..un gesto d'amore.." sei un geologo un po scorbutico ma in fondo, veramente in fondo, molto romantico!!!HLVS