In queste settimane di polemiche circa la guerriglia colombiana, le FARC e l'ELN sono state oggetto di un fuoco incrociato di violente critiche, alcune certamente condivisibili. non dobbiamo cadere però nel baratro dell'emotività, difetto che nella nostra Italia sembra appartenere a troppa gente, facendosi coinvolgere in manifestazioni e rivendicazioni solo dopo aver assistito indifferenti al fatto. così scatta la protesta contro il Rom quando un coglione violenta una ragazza scordandosi delle decine di coglioni di pura razza ariana che quotidianamente si dedicano a questa schifosa vigliaccata, così si protesta quando 'a monnezza è ormai troppa senza però preoccuparsi di differenziare la raccolta.
Allontanandoci dalla nostra sempre più triste patria ci si rende conto che effettivamente non siamo i soli guardare un solo lato della Luna senza preoccuparci di cosa accade sul lato buio, e di cose da raccontare ce ne sarebbero. così, tornando in Colombia, si assiste alla sempre più vibrante protesta che sale contro le attività criminali della guerriglia, contro l'estorsione, i rapimenti ed i finanziamenti provenienti dalla coca. ovviamente sarei il primo a sfilare a Bogotà se accanto agli slogan contro le FARC si levassero inni contro i paramilitari, contro i "terroristi legali". però leggendo i vari blog e gli organi di comunicazione colombiani si osservano sempre più insulti e cori contro una sola parte, con Chàvez che ovviamente attira a se gran parte delle attenzioni, tralasciando completamente la violenza ed il terrore di stato.
Solo in questo ultimo mese, a cavallo tra il vecchio ed il nuovo anno, i gruppi paramilitari si sono resi protagonisti di due massacri, varie scomparse di persone e "trasferimenti" forzati massivi a seguito di irruzioni armate, ma di questo chi se ne cura? chi si preoccupa di queste morti? probabilmente solo quel contadino che un bel giorno, andando a dissodare il campo del padrone, si troverà a dissotterrare il corpo dei quel dirigente misteriosamente scomparso..
Cosa ne pensano tutti quei ferventi difensori della democrazia colombiana delle scomparse, degli assassini e delle torture inflitte dagli squadristi? i diritti umani da salvaguardare riguardano solo una parte della popolazione o tutti ne possono godere? perché se è così non capisco il motivo dell'assenza di proteste contro quest'altra forma di negazione della libertà.
Ma finché il presidente Uribe continuerà ad affermare che forze paramilitari in Colombia non esistono, finché queste stragi saranno coperte da un pesante velo di disinformazione, finché si userà l'incubo delle FARC per spaventare la gente e quindi giustificare tali azioni (tattica evidentemente appresa dal padrone del Nord), non potremmo attenderci nessun cambiamento.
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