marzo 11, 2008

BOLIVIA, E' POSSIBILE RIAPRIRE IL DIALOGO?


Mentre la Bolivia sembrava avviarsi verso il referendum confermativo indetto dal presidente Morales in merito all'approvazione definitiva della nuova Costituzione, la Corte Elettorale Nazionale (CNE) ha deciso di sospendere la consultazione referendaria prevista per il 4 maggio esortando il governo ad approvare una nuova legge convocatoria, più adeguata alle condizioni necessarie affinché il referendum possa essere ratificato.
Come afferma Evo la decisione della Corte Elettorale deve essere l'occasione per riaprire il dialogo con l'opposizione, quel dialogo fondamentale per la costruzione della Bolivia di domani, di una Bolivia non più espressione di una casta, di un ben preciso gruppo, ma figlia dei suoi figli, senza distinzioni, senza particolarismi.
Ovviamente per arrivare a riformare assieme lo stato è necessario il sacrificio di ambo le parti, ma la strada non sembra indirizzata verso la concordia, almeno a leggere le prime dichiarazioni della Corte Elettorale Dipartimentale (CDE) di Santa Cruz. Mario Orlando Parada, presidente della corte crucena, pare infatti intenzionato a persistere nella via del referendum per le autonomie dipartimentali, referendum tre le altre cose già dichiarato più volte illegittimo. evidentemente a Santa Cruz sono già oltre lo stato boliviano, si considerano già come una realtà separata da La Paz tanto da ritenersi nelle condizioni di calpestare la decisione della CNE.
E' evidente allora come il dialogo sarà difficile da ricucire. alle dichiarazioni di Parada tuttavia Evo risponde con la fermezza che in questi casi conviene impugnare senza però farsi trascinare nella rissa. "Se questa istituzione (CNE) prende decisioni, queste devono essere rispettate da tutte le boliviane ed i boliviani" sono le parole di Morales.
Quale sarà il futuro prossimo della Bolivia?

Infine vorrei sottolineare la nota di Anticap che nel suo blog Viva Bolivia ricorda che a presiedere la CNE è Josè Luis Exeni, curatore del blog Fadocracia, un blogger con le redini della Bolivia in mano

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Il dialogo deve ripartire. E' necessario.