Nonostante i ripetuti appelli alla liberazione, di Ingrid Betancourt ancora non si hanno notizie certe, notizie che possano rassicurare i suoi figli e l'intera comunità internazionale. il governo colombiano negli ultimi giorni ha mostrato segnali di apertura, forieri, secondo il marito di Ingrid, di brutte notizie, ma dalle ultime dichiarazioni dei guerriglieri delle FARC non sembrano esserci molte speranze.
Rodrigo Granda, "cancelliere" delle FARC, in un testo diramato in questi giorni, ha affermato che la liberazione di ostaggi avverrà solo in seguito ad uno scambio di prigionieri, le FARC non sono più disposte ad azioni unilaterali come le recenti liberazioni. "No es admisible que nos pidan más gestos de paz, cuando después de tantas muestras fehacientes de nuestra voluntad política por encontrar salidas al conflicto, se nos responde con infamias y maleficencia" e qui fa riferimento alle continue stragi che i paramilitari continuano a perpetrare ed agli attacchi indiscriminati dell'esercito regolare (come se una distinzione avesse senso) che spesso si protraggono oltre il territorio colombiano, vedi lo "sconfinamento" in Equador.
Le FARC non hanno più alcun tipo di giustificazione per il loro atteggiamento di chiusura completa ma allo stesso tempo il governo colombiano, oltre a chiedere aiuto a Sarkozy, potrebbe mostrarsi disposto a fare quel passo avanti che porterebbe alla liberazione non solo di Ingrid ma delle centinaia di ostaggi che ancora sono dispersi.
Sono giorni lunghi quelli che sta vivendo la Betancourt, quelli che stanno vivendo i suoi cari e quelli vissuti da tutti noi, tra ieri e un domani quanto mai lontano.
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