aprile 03, 2008

"THE ECONOMIST" SPIEGA LA CRISI ARGENTINA


Riporto l'analisi che una delle voci più autorevoli dell'economia mondiale, il settimanale britannico "The Economist", compie in merito alla crisi divampata nelle ultime settimane in Argentina tra governo e grandi produttori agricoli. l'articolo descrive lo stato di crisi in cui era precipitata la repubblica albi-celeste nel 2001/2002 ed elenca le misure che il governo prese in favore del settore agropecuario al fine di evitare un impennata dei prezzi che l'abbandono del mercato interno avrebbe causato. l'aumento della tassa sulle esportazioni da circa il 30% al 40% è figlia del progressivo aumento degli introiti garantiti dal peso ma, osserva l'Economist, la misura per il governo potrebbe avere l'effetto di un gaucho che viene boleado dalle sue stesse bolas, cioè potrebbe determinare una crisi del settore agropecuario e di conseguenza un abbattimento degli introiti per lo stato.

Ogni teoria che vada a chiarire la crisi è ben accetta ma resta il fatto che, fuori da ogni astruso ragionamento finanziario, tassare maggiormente le alte rendite per favorire la crescita dal basso è la politica che ogni paese in crisi dovrebbe adottare.
E per inciso sappiamo tutti a quale estrema conseguenza hanno portato le sofisticate teorie economiche neoliberiste..

1 commenti:

Roberto ha detto...

la mia precaria conoscenza dell'inglese può aver determinato errori nell'interpretazione dell'articolo dell'Economist.se qualche coraggioso lettore si imbattesse nella lettura e notasse errori è vivamente esortato ad apportare commenti in merito.