giugno 20, 2008

EVO AL CENTRO DEL....MIRINO


JFK, suo fratello Robert e Yitzhak Rabin, e mi scuso se non cito altri nomi, sono accomunati dallo stesso destino, dalla stessa assurda morte. la mano del cecchino ha eliminato questi uomini che stavano diventando ormai troppo scomodi per le grandi e potenti associazioni mafiose che detengono il potere degli stati "campioni di democrazia", in grado addirittura di esportarla a buon bisogno.

Ci si chiede come ciò possa avvenire, perchè si preferisce eliminare il proprio avversario piuttosto che incontrarsi con lui e insieme costruire il futuro del proprio paese, perchè il dito del sicario è sempre pronto a far fuoco. ci indigniamo davanti a tanta brutalità, piangiamo la scomparsa di grandi uomini e di quei processi che stavano faticosamente portando avanti. chi tra di noi non è stato toccato da cotanta barbarie?
A questo punto io mi domando, e spero molti di voi riflettono su questo quesito, perchè mentre alcune morti le piangiamo altre semplicemente vengono ignorate? la storia delle morti scomode del continente Latinoamericano sono note, dalle donne di Ciudad Juarez in Messico ai desaparecidos del Cono Sud, dal Rio Bravo alla Tierra del Fuoco, ma generalizzando in tutto il Sud del Mondo.
Ok probabilmente questa è solo retorica, quindi è giusto esporre a chi avrà avuto la pazienza di leggere il resoconto di una giornata qualunque in una grande città boliviana, Santa Cruz. a pochi minuti dall'arrivo del presidente Evo Morales sono stati arrestati due giovani, casualmente appartenenti alla Union Juvenil, che casualmente avevano con se fucili ad alta precisione corredati da mirini telescopici ed una discreta scorta di munizioni, la cifra si aggira sui 300 proiettili ma non staremo certo a sindacarne il numero. allora visto che ci siamo possiamo porci un ultima domanda, cosa ci facevano questi simpatici ragazzotti boliviani con cotanto armamento all'aeroporto dove sarebbe di li a poco atterrato Evo?

Io un'idea me la sono fatta ma non è attendibile, sono solo uno sciocco

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Che amarezza...Ormai non riesco più neanche a trovare le parole per esprimere tutto lo sconforto per un mondo così malato...Ciao.
Laura.

Unknown ha detto...

Hai visto che ora i prefetti autonomisti si sono messi contro la legge e hanno disconosciuto il referendum revocatorio?
Stanno proprio soffiando benzina sul fuoco!

Roberto ha detto...

pienamente d'accordo con te.prima con il referendum autonomista, ora rifiutando il revocatorio del 10 agosto e chiedendo elezioni anticipate.oltre a soffiare sul fuoco direi che stanno cadendo in basso in una maniera vorticosa. non so te ma io sento tanto puzza di anni 70/80, il vento sta cambiando e l'argentina è un altro chiaro esempio.
parlare di golpe è azzardato ma sicuramente la democrazia non è mai stata tanto in pericolo.