Ingrid è libera. questa notizia sembrava ormai impossibile da dare, invece nella notte italiana di ieri le agenzie hanno battuto le prime indiscrezioni in merito alla presunta liberazione. L'angoscia per un'ennesima notizia senza fondamento ha lasciato il posto a gioia e commozione quando TeleSur ha mostrato l'arrivo dell'aereo a Bogotà e, dal portellone che lentamente si apriva, è uscita una donna straordinaria.
Ingrid è libera, ha potuto stringere a se la madre e parlare con i figli.
L'auspicio ora è che tutto ciò non si interrompa a che anzi il ministro colombiano della difesa Juan Manuel Santos possa iniziare un intenso lavoro di DIALOGO con le FARC col fine di liberare le altre centinaia di persone che ancora si trovano in prigionia, non importa se essi siano importanti personaggi, semplici soldati, contadini colombiani o mercenari statunitensi. certo auspicare che Uribe ed il suo ministro sotterrino l'ascia di guerra forse è utopico, considerando soprattutto della forza che in questo momento hanno acquisito davanti al mondo intero. c'è inoltre da auspicare che la Colombia torni a dialogare con i vicini dell'Ecuador e del Venezuela, paesi pienamente coinvolti nel conflitto, in modo da poter seriamente formare un corpo unico contro il terrorismo.
Questo dovrebbe comportare in primo luogo il ritiro dell'esercito, soprattutto di quei mercenari e paramilitari che dettano legge e spargono terrore e che dall'esercito sono "tutelati", ed in secondo luogo si dovrebbe tornare a parlare con la gente, a sentire le loro necessità per ricostruire dal basso una pace che ad oggi appare quanto mai lontana.
Se le FARC si sono incredibilmente indebolite la conseguenza più logica sarebbe deporre le armi ed arrendersi alla pace.
1 commenti:
La cosa più straordinaria è che non si è usata violenza!
Bentornata Ingrid!
a presto,
tommi
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