non riesco a spiegarmi perchè si deve arrivare all'esasperazione, all'emergenza per poter parlare di problemi risolvibili già in partenza, basta avere un po di quell'umiltà che consente di dar credito anche alle voci più scomode. dalla fine della scorsa settimana i più autorevoli quotidiani italiani, primo tra tutti "La Repubblica", si sono prodigati in articoli a tutta pagina per descrivere qualcosa che avrebbero dovuto scrivere da un anno a questa parte, la crisi della produzione di derrate alimentari e il conseguente aumento di prezzi di farinacei e suoi derivati. si studiano le cause e si chiedono pareri agli esperti circa gli effetti, si compilano statistiche e si aggiornano continuamente grafici con la freccia orientata invariabilmente verso il basso.
la stipulazione di trattati commerciali USA-Brasile per la produzione di biocarburanti ricavati dalla coltivazione soprattutto della canna da zucchero ha avuto come conseguenza la sottrazione di terreni fertili da destinare alla coltura di mais e grano e la concentrazione di capitali verso attività economicamente più redditizie ma socialmente suicida. numerose sono infatti le proteste che si stanno levando sia in Brasile, dove i benefici economici di queste nuove entrate non vanno a bilanciare il denaro in più che deve uscire dalla tasca della povera gente tutti i giorni al mercato, sia nei paesi non produttori che vedono aumentato il cosato delle importazioni.
ma tutto ciò era così complicato da prevedere? servono veramente fior fiore di scienziati per spiegare in che modo si stanno uccidendo migliaia di bambini al giorno? sono così necessari grafici di ogni sorta per mostrare quanto sta calando la produzione? assolutamente no, sono state molte e autorevoli le voci che hanno paventato conseguenze che puntualmente si sono verificate, bastava solo volerle ascoltare, era necessario esaminare semplicemente quali sarebbero potute essere le conseguenze negative, bilanciarle con i benefici ottenuti e trarne le conseguenze.
se si vuole infatti parlare biecamente di denaro, i costi per produrre biocarburanti sono quasi sempre maggiori rispetto a quelli derivati dalla produzione di benzina, solo l'etanolo da canna da zucchero offre un certo risparmio rispetto al granturco ed al biodiesel; la sottrazione di terreni adibiti alla produzione di mais sta portando, negli stessi USA, ad una diminuzione di carne e latte, si perchè mentre nei paesi a sud il mais lo mangiano quegli zoticoni di indios e meticci nel ricco nord lo si offre gentilmente alle mucche. la Cina e l'India, a seguito del boom economico, chiedono più cibo, giustamente vogliono far vivere bene i loro abitanti, ma questo va a discapito del consumo interno dei paesi produttori come la stessa Argentina, un tempo granaio del mondo, che ha i silos pronti per l'esportazione stracolmi mentre i commessi dei grandi magazzini ogni giorno cambiano i cartellini dei prezzi al rialzo. l'aumento dei prezzi è stato globale ma ovviamente quello che conta è la percentale di denaro che ogni famiglia spende per acquistare cibo, e qui si spiegano un po di cose. i paesi del "primo mondo" dedicano il 10% mentre quelli del "terzo mondo" il 60%.
il buon vecchio Fidel, nonostante fosse considerato ormai moribondo da Bush, ha assestato forse la sua ultima vittoria, una nuova baia dei porci contro l'arroganza Yankee e, purtroppo, anche nostra. perchè non si ha il coraggio di sdoganarsi dalla minuscola america del nord e iniziare a credere che colui che è sopravvissuto alla caduta del muro di Berlino, allo sgretolarsi dell'URSS, all'embargo assassino, che colui che ora sta tessendo le redini del socialismo del XXI secolo un minimo di autorita la possa avere?
pane amore e fantasia, se vengono assicurati alle genti di tutto il mondo questi tre semplici ma imprescindibili diritti si riuscirà ad ottenere finalmente la PACE. questa è forse una banalità, è l'uovo di colombo, ma nessuno fin'ora sta tentando di portare avanti questo progetto se non i tre pericolosi dittatori di Cuba, Venezuela e Bolivia. domenica scorsa lo stesso Evo ha raccontato di come egli stesso sia stato apostrofato quale il Bin Laden delle Ande ed i cocaleros come i suoi talebani. per chi considera Castro, Chavez e Morales dei caudillos, dei populisti qualsiasi, al limite anche pericolosi, che vada a leggere per cosa stanno combattendo, quali risultati effettivamente si stanno raggiungendo e poi li confronti con le nostre perfette democrazie. questa non è una polemica verso persone ma solo un semplice sfogo nei confronti della miope informazione che si ha in Italia così come della pericolosa controinformazione che si ha negli States e che gli States pilotano in tutto il mondo.
per fare un ultimo accenno a Fidel, oggi per l'ennesima volta è stato condannato dalle Nazioni Unite il bloqueo contro Cuba ed è stata approvata una risoluzione che ne chiede la fine. ormai da sedici anni si registra un aumento di voti a favore di questi provvedimenti ma evidentemente chi considera l'ONU solo un bel grattacelo che si affaccia su Manhattan non può prendere in considerazione queste sciocche proposte.
ottobre 31, 2007
PANE AMORE E FANTASIA
Etichette: CUBA, EVO, FIDEL, SUD AMERICA
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