la minaccia più grande che un paese o un gruppo politico possa ricevere è quella di essere inserito nella lista nera di Bush e quindi di essere considerato terrorista. dopo l'11 settembre questa parola è diventata impronunciabile dai più, chi la sente già trema, ogni incidente ha come prima ipotetica causa quella di un attentato, salvo poi ridursi ad un banale incidente domestico. c'è quindi da domandarsi come si possa fare oggi giorno per reclamere diritti e libertà senza risultare affiliati ad Al qaeda, come si possa manifestare pacificamente quando dietro l'angolo si stanno già affilando i manganelli e oliando i fucili. poniamoci allora il dubbio e investighiamo su cosa realmente sia terrorismo.
iniziamo quindi dal paese TERRORISTA per eccellenza, di quello che ormai da quasi sessanta anni conduce una spietata lotta agli USA, Cuba. l'isola è stata inserita nella lista dei paesi terroristi perchè a questa "appartiene", non perchè ci siano dimostrazioni che abbia partecipato a qualche attentato, e questa motivazione si commenta da se.
non occorre qui ricordare come gli yankee si siano comportati contro Cuba dal momento del trionfo della rivoluzione di Fidel e del Che, ma alcuni avvenimenti possono essere sottolineati come la Baia dei Porci, invasione organizzata dalla CIA e compiuta da quei campioni di democrazia degli esuli cubani di Maiami, operazione sventata dalla rivoluzione con conseguente ammissione di colpa dell'amministrazione Kennedy. in seguito si è passato ad opere di sabortaggio contro l'economia cubana andando ad imporre nel 1962 l'embargo verso qualsiasi merce da e per Cuba, embargo che recenti stime ritengono abbia causato 89 miliardi di perdite per la già martoriata economia cubana. si è poi passati all'attacco diretto contro Fidel ma soprattutto contro civili e la data del 6 ottobre 1976 dovrebbe essere ricordata alla stregua dell'11/9. in questa data fu escogitato e portato a compimento il primo attentato aereo della storia verso civili, un aereo cubano venne fatto esplodere in volo provocando la morte di settantatre persone. la mente dell'attentato è Posada Carriles, nome che vedremo ritornerà più volte alla cronaca e del quale si può leggere la brillante storia qui http://http://www.comunisti-italiani.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=1102.
arrivando all'attualità, il caso che ormai campeggia in ogni paese sudamericano e che stà raccogliendo solidarietà in tutto il mondo è quello dei cinque cubani Gerardo Hernández Nordelo, Antonio Guerrero Rodríguez, Ruben Campa, Luis Medina, René González. furono mandati da Fidel in missione di controspionaggio negli USA rinunciando alla propria vita, alla famiglia, al loro passato per servire la rivoluzione. la loro missione era quella di documentare i casi di attentati contro Cuba infiltrandosi nella rete di Miami. dopo aver raccolto innumerevoli informazioni e redatto un cospicuo dossier che venne consegnato alle autorità statunitensi che, come tutta risposta, invece di porre loro un ringraziamento quali paladini della lotta al terrorismo, li hanno arrestati. il drammatico viene però al momento del processo. quale luogo migliore per giudicarli se non la Florida? qui ovviamente vennero condannati per spionaggio e complicità in omicidio. il verdetto è stato completamente rovesciato nel 2005 quando si è riusciti ad ottenere che il processo di appello si svolgesse ad Atlanta, dove la corte ha revocato il verdetto e chiesto il rifacimento del processo. Gerardo, Antonio, Ruben, Luis e Renè sono ancora in carcere e per loro si stanno adoperando organizzazioni per la salvaguardia dei diritti umani da tutto il mondo, dall'Argentina all'Ecuador, dalla Bolivia alla Colombia fino ad attraversare l'oceano ed arrivare in Europa. recentemente è stato chiesto al neo nobel Al Gore di farsi portavoce di questa battaglia, vedremo se saprà onorare il premio del quale è stato insignito. infine in Italia il parlamento ha ufficialmente chiesto l'estradizione per Posada Carriles il quale è stato indicato come responsabile del'attentato accorso all'Avana il 4/9/1997 nel quale perse la vita l'italiano Fabio Di Celmo. in un intervista al New York Times Carriles dichiara «è triste che qualcuno sia morto, ma non possiamo fermarci... Quell'italiano stava nel posto sbagliato nel momento sbagliato».
evidentemente Cuba non è l'unico stato dell'America Latina a macchiarsi di terrorismo. ultimamente a questa lista si è aggiunta la pericolosa Bolivia del presidente Evo Morales, questo sporco indio che pretende di togliere al proprio paese il grande progresso portato dal capitalismo occidentale per farlo nuovamente sprofondare in una econimia di patate e mais. ma leggendo in giro si viene a sapere che l'ex presidente Gonzalo Sanchez de Losada è accusato di genocidio, omicidio e privazione della libertà, ma chi è costui? era il solito fantoccio creato dagli USA in funzione degli USA. nel 2003 ha approvato un decreto mediante il quale il gas boliviano veniva svanduto agli yankee scatenando le proteste della popolazione, proteste represse nel sangue con pieno appoggio del padrone del nord il quale afferma che "non tollereremo nessuna rottura dell'ordine costituzionale e non appoggeremo nessun regime che si affermasse con mezzi non democratici”. se Losada è stato incriminato per tali atti, il governo che lo appoggiava come deve essere considerato?
la lista dei paesi terroristi è in continuo divenire, si allunga sempre di più schiacciando le giovani e VERE democrazie sotto un pesante giogo che le opprime e ne taglia qualsiasi possibilità di crescita.
2 commenti:
"Per quarant’anni siamo stati il bersaglio dei vostri attentati e complotti, di tentativi di invasione, di attacchi militari, di insurrezioni progettate e finanziate dalla vostra CIA. Per quarant’anni avete condotto una guerra politico-economica contro di noi, avete fatto di tutto per distruggerci, anche con mezzi anti-democratici, perché sostenete che noi siamo anti-*democratici. Quarant’anni sono trascorsi, eppure voi ancora rifiutate di accettare la decisine del vostro vicino di vivere a casa sua come meglio crede, questa è democrazia?Punire qualsiasi stato non sia d’accordo con voi? Prima del ’59 la vostra linea politica per Cuba era che dovevamo essere sfruttati, dopo i fatti del ’59 la vostra linea politica è cambiata: noi dovevamo essere distrutti....questa è democrazia?
Noi siamo fieri di aver resistito a tutti i vostri tentativi per distruggerci, credete dunque che rinunceremo alla nostra rivoluzione ora? Davvero credete che liquiderò la rivoluzione per la quale uomini e donne hanno sacrificato tutto, anche la vita? Solo perché le vostre compagnie reclamano il diritto di vendere quello che vogliono, come vogliono e dove vogliono? Sapendo poi che i vostri militari proteggeranno le compagnie e che la vostra Cia assassinerà tutti coloro che le ostacoleranno? Voi pensate che io svenderò la rivoluzione per questo? Mai e poi mai tradirò la rivoluzione! Anche se mi dicessero che il 98% della popolazione di Cuba, non nutre più fiducia nella rivoluzione, io continuerei a lottare! Anche se mi dicessero che sono l’unica persona che ancora ci crede, io continuerei a lottare! Avrei il piacere di essere l’unico rivoluzionario!"
...tratto dal film FIDEL di David Attwood
(ricordi?,sono famosa per le citazioni...)
Alla domanda se uno stato che fa uso della violenza e delle guerre per impossessarsi delle ricchezze materiali ed economiche di un altro paese o per imporre una sola visione del mondo, con la bugia di star inseguendo un ideale di democrazia, possa considerarsi anch'esso "terrorista"...cosa rispondereste? E se c'è qualcuno "terrorizzato" al solo pensiero che un grattacielo o la metro su cui sta viaggiando possano esplodere per opera di kamikaze,non c'è forse da qualche parte qualcun'altro "terrorizzato" all'idea che una cosiddetta "bomba intelligente" possa ridurre a brandelli la propria abitazione o uccidere i suoi figli?
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