gennaio 16, 2008

CONVENZIONE DI GINEVRA


Articolo 3.
Nel caso in cui un conflitto armato che non presenti carattere internazionale scoppiasse sul territorio di una delle Alte Parti contraenti, ciascuna delle Parti in conflitto sarà tenuta ad applicare almeno le disposizioni seguenti:
Le persone che non partecipano direttamente alle ostilità, compresi i membri di Forze armate che abbiano deposto le armi e le persone messe fuori combattimento da malattia, ferita, detenzione o qualsiasi altra causa, saranno trattate, in ogni circostanza, con umanità, senza alcuna distinzione di carattere sfavorevole basata sulla razza, il colore, la religione o la credenza, il sesso, la nascita o il censo, o altro criterio analogo. A questo scopo, sono e rimangono vietate, in ogni tempo e luogo, nei confronti delle persone sopra indicate:
a) le violenze contro la vita e l'integrità corporale, specialmente l'assassinio in tutte le sue forme, le mutilazioni, i trattamenti crudeli, le torture e i supplizi;
b) la cattura di ostaggi;
c) gli oltraggi alla dignità personale, specialmente i trattamenti umilianti e degradanti; […]

La richiesta di Chàvez di ottenere il riconoscimento delle FARC come "forza belligerante" permette l'applicazione della Convenzione di Ginevra al conflitto colombiano e, leggendo i tre punti citati nell'articolo 3 del protocollo, si evince che il presidente venezuelano condanna il sequestro e atti terroristi commessi contro la popolazione.

E questo significa andare contro la risoluzione della guerra in Colombia?

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