Tante ne sono state dette di parole, tante se ne dovranno ancora dire prima di raggiungere una soluzione al grande enigma boliviano. la riunione fiume di ieri ha segnato passi avanti tra il governo ed i prefetti ribelli ed è stato stilato un programma di massima circa l'avanzamento dei lavori riassunto in otto punti, dall'unità del paese all'appoggio al processo democratico delle autonomie, dalla Renta Dignidad alla proprietà privata.
La parola chiave, il perno attorno a cui ruota la discussione, è l'IDH, l'imposta sugli idrocarburi, e la suddivisione dei lauti guadagni ricavati dall'attività estrattiva di gas e petrolio. se da una parte infatti i prefetti di Santa Cruz e Tarija, sede delle principali società estrattive, si oppongono alla proposta del governo figlia del referendum sulla nazionalizzazione, dall'altra Evo spinge per creare con questi fondi un futuro migliore a tutti i boliviani, in primis agli anziani con la Renta Dignidad. da ricordare però sono le parole del vicepresidente Garcia Liniera il quale ha affermato che ad oggi nessuna prefettura può affermare di ricevere meno fondi derivanti dall'IDH rispetto al governo di Goni o di Mesa. su tutto, almeno a parole, pare prevalere la volontà di uscire dalla crisi per via politica, col dialogo, con la concertazione tra le varie parti tenendo però al centro di tutti l'interesse della nazione.
2 commenti:
Effettivamente è molto dura. Le condizioni poste dai prefetti, sono, direi, praticamente inaccettabili. Però...
A lato ti racconto che ho scoperto che un blogger boliviano, Exeni, che gestiva un blog ora opportunamente chiuso per evitare speculazioni (fadocracia), è stato nominato presidente della Corte Nacional Electorale in rappresentanza del governo.
Grazie mille per i complimenti! Vedo che il tuo blog è invece maggiormente incentrato sul continente americano. Molto interessante, spero che potremo col tempo costruire un rapporto di scambi.
Grazie ancora!
tommi - www.bloginternazionale.com
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