febbraio 23, 2008

BOLIVIA, EVO DA VOCE AL POPOLO SOVRANO


Constatato l'ennesimo fallimento del dialogo tra il governo boliviano ed i delegati dell'opposizione e visto il rinvigorimento delle pretese indipendentiste della "mezza luna" dopo la raggiunta autonomia del Kosovo, Evo ha dato mandato al vicepresidente Garcia Liniera di gettare le basi per la proclamazione del referendum per approvare la nuova Costituzione col fine di evitare l'escalation separatista e conferire finalmente unità al paese, quell'unità siglata ad Oruro il 9 dicembre scorso con l'approvazione della Carta Magna.
Mentre, infatti, il governo boliviano si sta adoperando in tutti i modi per addivenire ad un accordo con le province orientali che garantisca una autonomia funzionale allo sviluppo ed alla solidarietà dell'intero paese, a Santa Cruz è stato varcato per l'ennesima volta il limite della legalità con la proclamazione, per il 4 maggio, di un referendum dipartimentale che approvi lo statuto autonomista varato unilateralmente da un'assemblea nominata "a dedo", cioè non eletta democraticamente.

La proclamazione del referendum, come afferma Evo, "da mandato al popolo sovrano di autenticare col suo voto un nuovo patto politico che permetta di consolidare la ri-fondazione del paese"

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