dicembre 18, 2008

TODO ESTA ESCONDIDO EN LA MEMORIA


Mentre la presidenta Cristina Fernandez Kirchner si appresta a commemorare le vittime del terrorismo di stato e, in occasione dei sessant'anni dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, conferirà ai portatori di questo inalienabile diritto il premio "Azucena Villaflor", le tetre sale della giustizia argentina vomitano una vergognosa sentenza.
La Camera di Cassazione Penale ha infatti concesso la libertà alle bestie della dittatura, a coloro che si sono macchiati del più orribile dei crimini e che hanno causato l'assassinio, tra gli altri 30.000, della stessa Azucena Villaflor, la prima presidentessa delle Madri di Plaza de Mayo alla cui memoria è dedicato il premio che CFK si appresta a conferire a chi si batte contro queste atrocità.

Alfredo Astiz, colui che si infiltrò nel gruppo delle madri e che si distinse per la crudeltà nell'infliggere le torture più crudeli ed el Tigre Acosta, responsabile della ESMA, assieme ad altri assassini, sono stati restituiti alla libertà, seppur questa sia vincolata ad un eventuale ricorso.

La giustizia e la difesa dei Diritti Umani in Argentina sono ancora ben lungi da essere realtà consolidate ed inalienabili e antichi retaggi tornano pericolosamente a galla.

La memoria pincha hasta sangrar,
a los pueblos que la amarran
y no la dejan andar
libre como el viento.

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